Tg2 “Achab Libri”: Maria Grazia Capulli intervista Mariano Sabatini sul suo “Ci metto la firma” [le foto]

08/04/2010

da Tg2 Punto it – Achab Libri dell’8/4/2010


Tg2 “Achab Libri”: Maria Grazia Capulli intervista Mariano Sabatini sul suo “Ci metto la firma”

06/04/2010

Giovedì mattina, 8.4.2010, intorno alle 10.45, all’interno di Tg2.it, in “Achab Libri” Maria Grazia Capulli intervista Mariano Sabatini su “Ci metto la firma – La gavetta dei giornalisti famosi” ed. Aliberti.


CI METTO LA FIRMA: ANCHE I GRANDI GIORNALISTI INIZIANO DAL BASSO

03/03/2010

di Marco Villa l’originale [ QUI ]

Il giornalista nasce seguendo la cronaca nera, cresce a forza di notti alcoliche e fumo di sigaretta e diventa adulto conoscendo ogni fonte. Questo, almeno, è lo stereotipo trasmesso dal cinema americano. Lo stereotipo italiano parla invece di suole consumate, praticantati, taglio di agenzie, pezzi che si allungano e sigle che diventano firme con impegno e pazienza.
Che sia a stelle e strisce o tricolore, il mestiere del giornalista pare condannato a essere dipinto a metà strada tra la vita sregolata delle star e quella ingrata dei lavoratori notturni.
Il libro “Ci metto la firma – La gavetta dei giornalisti famosi”, di Mariano Sabatini, cerca di fare luce su questo mondo. Edito da Aliberti Editore, il volume racconta la gavetta di sessanta grandi nomi del giornalismo nostrano.
Gli aneddoti, ovviamente, non mancano.
I primi giorni in redazione di Gianni Mura, che inizia casualmente a scrivere di sport imitando Gianni Brera e si prende per questo gli insulti del suo direttore. Oppure il bluff di Vittorio Feltri, che si improvvisa critico cinematografico pur di iniziare a collaborare con un quotidiano locale. I racconti al femminile di Lina Sotis, costretta a presentarsi al lavoro in pantaloni e mai in gonna e il nonnismo da caserma subito da Aldo Cazzullo per il fatto di essere uscito da una scuola di giornalismo e non dalla trafila dei giornali minori. O ancora, Mario Giordano che impara da Marco Travaglio cos’è un menabò e il telecronista Fabio Caressa inviato a seguire avvenimenti sportivi minori in ogni angolo del Lazio.
Tra precariati e rincorse verso il tesserino da professionista, i luoghi comuni finiscono per essere ridimensionati: il divieto di fumare ha trasformato le redazioni in ambienti simili a cliniche private, i computer hanno rimpiazzato la composizione manuale delle pagine in tipografia e la figura del giornalista solitario perde gran parte del suo fascino quando viene calata in improbabili realtà di provincia.
A non cambiare è la passione per il mestiere. Nei racconti degli intervistati il giornalismo è una sorta di predestinazione: non avrebbero potuto fare altro e non smetteranno mai di farlo, senza limiti di vecchiaia o di pensione. Insomma, una dichiarazione d’amore totale.
Poco importa se i tempi eroici sembrano ormai passati. Il messaggio ai giovani è chiaro: è un lavoro affascinante, ma c’è da faticare e reinventarsi in continuazione. Perché che si tratti di sport, politica, cronaca o costume, l’unica cosa che conta, in fondo, è portare sempre a casa il pezzo.

15/1/2010


Booksweb.tv: Alessandra Casella recensisce “Ci metto la firma!” di Mariano Sabatini

18/11/2009

clicca sul logo di bookweb.tv per vedere la video-recensione




Ci metto la firma! di Mariano Sabatini: la recensione di Simone Gambacorta su lacittaquotidiano.it (3/10/09)

09/10/2009
Ci metto la firma! di Mariano Sabatini: la recensione di Simone Gambacorta su lacittaquotidiano.it (3/10/09)

clicca sull’articolo per ingrandirlo

 


“Ci metto la firma!” di Mariano Sabatini: la recensione di Simone Gambacorta su Teleponte

05/10/2009

“Ci metto la firma!” di Mariano Sabatini: la recensione di Simone Gambacorta nella trasmissione “Prima di tutto” sull’emittente abruzzese Teleponte (30/9/09)


Ci metto la firma! di Mariano Sabatini – Le audiopillole su Estatissima: Piroso… fammi 5 righe

26/08/2009

da “Estatissima” la trasmissione radiofonica di Alessandro Fizzotti (puntata del 30/7/09)


Cinebazar.it: Ci metto la firma, l’ultimo libro del giornalista Mariano Sabatini, Un volume ricco di aneddoti che racconta la gavetta delle grandi “firme”

25/08/2009

Ci metto la firma, Un volume ricco di aneddoti che racconta la gavetta delle grandi “firme”

di red. [l’originale QUI]

copertina-defPiù che un vademecum, più di una guida, più di una traccia: Ci metto la firma è un corposo volume (356 pagine) indispensabile per tutti quelli che vogliono farsi un’idea di come sia dura e difficile la strada del successo per i giornalisti. Tutti i trucchi del mestiere sono svelati direttamente dai cronisti e reporter più brillanti del nostro paese attraverso le domande che il giornalista professionista Mariano Sabatini rivolge loro. Queste “firme” ricordano gli esordi e l’inevitabile gavetta svelando così i segreti del mestiere. Sabatini usa il divertente meccanismo delle “interviste doppie” o plurime, ripetendo le domande più o meno uguali per tutti gli intervistati che, ovviamente, danno risposte sempre diverse.
Tra i sessanta intervistati ci sono i maggiori giornalisti italiani : Mario Giordano, Alfonso Signorini, Franco Bechis, Vittorio Feltri, Adele Cambria, Maria Giovanna Maglie, Maria Cuffaro, Sandro Ruotolo, Pietro Calabrese, Gigi Vesigna, Renato Farina, Lucio Caracciolo, Riccardo Barenghi, Daniele Mastrogiacomo, Claudio Sabelli Fioretti, Giovanna Botteri, Vittorio Zucconi, Lina Sotis, Aldo Cazzullo, Toni Capuozzo, Gianni Mura, Ennio Remondino, Maurizio Mannoni, Sandro Piccinini, Massimo Gramellini, Antonello Piroso, e le guest star del giornalismo internazionale Barbara Serra, Marcelle Padovani, Manuela Dviri.
Il libro, ricco di aneddoti, storie e ricostruzioni su una modalità di mestiere che sta scomparendo. Rappresenta uno spaccato della storia del giornalismo italiano perchè gli intervistati rievocano gli anni in cui respiravano la polvere delle redazioni. La fatica di una gavetta spezzaschiena non retribuita – il cosiddetto “abusivato” – senza “corte” nè vacanze, i giri degli ospedali, la caccia ai disastri, la cura dei fatti periferici che spesso nascondono “fattacci”.
Ma Ci metto la firma è anche un libro per curiosi (la curiosità è una delle doti fondamentali del bravo giornalista) che vogliono capire come nasce una passione e cosa facevano i loro maestri agli esordi. Si scopre, quindi, che Maria Cuffaro era un’insegnante di inglese che sognava di fare la pittrice. Indovinate un po’ com’è arrivata al giornalismo? Grazie alla la ‘dritta’ di un suo allievo che l’ha indirizzata al ‘Manifesto’ per pubblicare le sue inchieste. Per capire e registare la verità si è anche travestendosi in alcuni casi da rom o da prostituta.
Alfonso Signorini, invece, insegnava latino e greco, mentre Daniele Mastrogiacomo ha iniziato occupandosi di pubblicita’. Toni Capuozzo, pur di scrivere, faceva testi per le guide gastronomiche o cittadine. Maurizio Mannoni, ha fatto le ossa negli scantinati di piccole tv, lavorando sodo prima di fare il grande salto”. Non sveliamo oltre per non togliere il gusto della lettura e della sorpresa. Ci metto la firma non è solo un volume destinato agli aspiranti giornalisti ma un testo per tutti coloro che vogliono capire a fondo i segreti di una professione che potrebbe sembrare, ad un occhio superficiale, patinata e piena di privilegi. I giornalisti, a volte, ingiustamente offesi ed inseriti in una sorta di “casta” sono persone che hanno quasi sempre faticato duramente per arrivare ad espremire la loro passione di scrivere. Leggere per credere.

mariano_sabatiniCi metto la firma
di Mariano Sabatini
Aliberti editore Srl
pp. 356, euro 18)


Estatissima: oggi 6° appuntamento radiofonico con le micro-lezioni di giornalismo tratte da “Ci metto la firma!” di Mariano Sabatini

30/07/2009

copertina-defOggi nella trasmissione radiofonica Estatissima di Alessandro Fizzotti, sesto appuntamento con le micro-lezioni di giornalismo tratte da “Ci metto la firma!” di Mariano Sabatini. L’aneddoto di oggi riguarderà Antonello Piroso. Ecco l’elenco delle radio su cui è in onda Estatissima.

le radio di Estatissima

Primaradio
Radio Vera
Digi-One
Radio Mania
TRV
Ondastereo
Radio Stella Tortolì
Network Studio 5
Radio Studio Uno
Radio Argento
Radio Centrale
Blu Radio
Radio Stella
RGM
Radio Stereo 5
Radio Master
Radio Futura
Radio Piombino
Radio Tua
Radio Star 2000
Razio Azimut
Radio Sound Milano
Radio Studio 5
Mondo Centrale
Radio Iblea
Radio Day
RGS
Radio Conegliano


Ci metto la firma! di Mariano Sabatini: il post di Marissa sul blog InMyShoes

29/07/2009

l’originale [QUI] sul blog InMyShoes: tutto quanto in mio potere per rendere quest’unica vita indimenticabile

Professione Giornalista

marissaA tutti i lettori del mio blog,

A tutte le stylers,

A tutti coloro che passano di qui,

A chi ama scrivere,

A chi sogna di fare il giornalista,

e a chi lo è gia…

Vi prego di unirvi a me, nel mio più sincero e sentito

Grazie   

a Mariano Sabatini

per essere stato qui ed avermi lasciato un messaggio in tagboard.

È un davvero un onore per me vedere e sapere che una grande Penna del giornalismo italiano è passata dal mio blog.

Giornalista professionista, cronista, opinionista ed anche editorialista per la carta stampata, autore televisivo, scrittore del libro che sto leggendo, “Ci Metto la Firma”.

Non avrei mai creduto che il mio blog potesse darmi soddisfazione più grande…
 

 Grazie davvero di cuore.


Ci metto la firma! di Mariano Sabatini – Le audiopillole su Estatissima: Maria Giovanna Maglie “segnalata” da Veltroni

27/07/2009

da “Estatissima” la trasmissione radiofonica di Alessandro Fizzotti (puntata del 23/7/09)


Ci metto la firma! di Mariano Sabatini – Le audiopillole su Estatissima: Gigi Vesigna e la sincope da computer.

24/07/2009

da “Estatissima” la trasmissione radiofonica di Alessandro Fizzotti (puntata del 16/7/09)


Mariano Sabatini presenta “Ci metto la firma!” a Idea Radio ospite di Tindari Barbera (prima parte)

18/07/2009

Estatissima: oggi 4° appuntamento radiofonico con le micro-lezioni di giornalismo tratte da “Ci metto la firma! di Mariano Sabatini

16/07/2009

copertina-defOggi nella trasmissione radiofonica Estatissima di Alessandro Fizzotti, quarto appuntamento con le micro-lezioni di giornalismo tratte da “Ci metto la firma!” di Mariano Sabatini. L’aneddoto di oggi riguarderà Gigi Vesigna. Ecco l’elenco delle radio su cui è in onda Estatissima.

le radio di Estatissima

Primaradio
Radio Vera
Digi-One
Radio Mania
TRV
Ondastereo
Radio Stella Tortolì
Network Studio 5
Radio Studio Uno
Radio Argento
Radio Centrale
Blu Radio
Radio Stella
RGM
Radio Stereo 5
Radio Master
Radio Futura
Radio Piombino
Radio Tua
Radio Star 2000
Razio Azimut
Radio Sound Milano
Radio Studio 5
Mondo Centrale
Radio Iblea
Radio Day
RGS
Radio Conegliano


Ci metto la firma! di Mariano Sabatini – Le audiopillole su Estatissima. Vittorio Feltri “il fannullone”.

15/07/2009

da “Estatissima” la trasmissione radiofonica di Alessandro Fizzotti (puntata del 9/7/09)


la recensione di RomaCittà.it: la gavetta dei giornalisti famosi in un libro di Mariano Sabatini

12/07/2009

l’originale QUI

copertina-defLe lezioni di latino e greco di Alfonso Signorini, quelle di inglese di Maria Cuffaro, la passione per la medicina e l’archeologia di Gianni Mura. Vittorio Feltri e il suo impiego da statale e i primi passi nelle pagine del cinema della “Notte”, gli esordi da redattore sportivo di Massimo Gramellini, i pezzi nel cestino di Giampaolo Roidi e la gavetta che non finisce mai di Gigi Vesigna. Poi ancora, la moto di Donatella Scarnati, rubatale il primo giorno di lavoro. Proprio sotto alla redazione dell’Olimpico. E Vittorio Zucconi che ricorda il papà Guglielmo, morto poco dopo aver inviato il pezzo. “Una morte che ogni giornalista si augura. In pochi sono riusciti a lavorare fino all’ultimo e si chiamano Biagi, Montanelli”, parola di Mariano Sabatini, giornalista, critico e autore tv, da poco in libreria con “Ci metto la firma! – La gavetta dei giornalisti famosi”, edito da Aliberti. Da Maria Giovanna Maglie a Maria Cuffaro, da Sandro Ruotolo a Renato Farina, da Lucio Caracciolo a Daniele Mastrogiacomo sessanta intervistati tra i più bei nomi del giornalismo italiano raccontano quali sono le doti di un buon giornalista e gli errori da evitare, come si realizza l’intervista perfetta, come si scrive un attacco irresistibile, quali sono i testi da leggere e rileggere e i modelli da seguire. Ma soprattutto raccontano la loro gavetta, cos’erano e che cosa facevano prima di diventare una firma.
mariano_sabatini“Un libro – racconta proprio Mariano Sabatini, critico tv di Metro e RadioCapital – dedicato alle non firme, ai tantissimi che s’impegnano nel mestiere di giornalista e che vuole recuperare il concetto di gavetta: lo scoglio dei bocconi amari, dei colleghi che sgomitano, dell’ambiente duro”. E allora ecco sfilare i ricordi di Giampaolo Roidi, figlio di Vittorio, “un giornalista con una grande ironia e consapevolezza dei propri limiti. Mi raccontò di quanto avesse imparato dai pezzi cestinati dai capi”. E la schiettezza di Maria Giovanna Maglie “una giornalista spesso controcorrente, urticante”, arrivata al giornalismo grazie a Veltroni “ma che comunque la gavetta se l’è fatta lo stesso”. Sì perché “la raccomandazione la puoi anche avere, ma se non sai scrivere un articolo, se non sai passare un pezzo, vieni emarginato”. Sessanta ritratti sì, ma tanti mancano all’appello. “Tanti mi hanno detto di no – dice sempre Sabatini – e sono state soprattutto le donne. Penne importanti come Emanuela Audisio o Maria Latella”.


Radio Vaticana: Fausta Speranza intervista Mariano Sabatini su “Ci metto la firma! La gavetta dei giornalisti famosi”

06/07/2009

Oggi alle 0re 14.30 Mariano Sabatini  sarà ospite della collega Fausta Speranza su Radio Vaticana per parlare di giornalismo prendendo spunto dal suo libro “Ci metto la firma! La gavetta dei giornalisti famosi” (Aliberti editore). La trasmissione verrà replicata alle 17.30 e alle 3 di notte.


(Tv Blog.it) Caterina Balivo e Mariano Sabatini a Festa Italiana: lei si vendica di una sua critica, lui le dà una lezione di giornalismo

05/07/2009

di Luciano Traversa, l’originale QUI (1 giugno 2009)

Criticare Caterina Balivo, oltre che uno sport nazionale, è diventato ormai un passo obbligato nella carriera di “noi” critici. Considerato che la materia è abusata, bisogna inventarsi ogni volta qualcosa di nuovo per distinguersi nel mucchio, ma fortunatamente la presentatrice rampante non manca di darci spunti diversi con le sue ininterrotte conduzioni televisive. Merita di essere segnalato un momento di tv verità che l’ha vista protagonista venerdì scorso con Mariano Sabatini.

Quest’ultimo è il critico televisivo di nuova generazione che tutti abbiamo imparato a conoscere, di cui è ben noto il passato tv dietro le quinte e un presente impegnato su più fronti giornalistici (Affari Italiani e Metro tra gli altri). Un bel giorno, però, accade qualcosa che nessuno di “noi” critici, appunto, si augurerebbe. Sabatini è “costretto” a fare promozione del suo ultimo libro Ci metto la firma!, un’interessante disamina sulla gavetta di giornalisti famosi, proprio da colei che ha pesantemente criticato nei suoi pezzi. Risale a inizio maggio, infatti, una sua pesante stroncatura della conduttrice meno amata dagli italiani e dai critici:

Nessuno più di Caterina Balivo sa che “I sogni son desideri”, per lei anche realizzati, soprattutto in campo professionale. Se non ci fosse quel sant’uomo di Fabrizio Del Noce, starebbe ancora a pettinare i materassi Eminflex o a girare i Quattro salti in padella nelle televendite. Ma come!?, direte voi: il personaggio rivelazione del 2009! Sì, ma non dimenticatelo, quel premio glielo ha dato Daniele Piombi… Il giurassico presentatore – fece lui la telecronaca di inaugurazione del Colosseo – pur di palesarsi, una volta l’anno con i suoi Oscar Tv, proclamerebbe rivelazione 2010 Nunzio Filogamo o Mario Riva.

Anche chi non avesse letto prima quest’articolo avrebbe colto l’aria di tensione tra i due, sin dall’annuncio della Balivo che sa già di vendicativo oltre che derisorio per chiunque:

“Festa Italiana è molto generosa, è grande, è una casa, gente che va, gente che viene. Lui è arrivato e andrà via con noi”.

Ora succede questo: la conduttrice sa di poter rinfacciare a Sabatini di aver bisogno del suo programma, seppur orrido, come vetrina promozionale. Perciò tira fuori una “cattiveria” inaspettata, trasformando l’ospite in capro espiatorio di tutte le sue frustrazioni contro la stampa che le è nemica.

Sabatini è, almeno all’inizio, restio nel fare nomi di personaggi che stanno svalutando il mestiere di giornalista, visto che una rubrica sulle riviste ormai non si nega a nessuno. E Caterina se ne approfitta:

“Tutti voi critici, quando venite in tv, non dite mai i nomi e i cognomi. Quando scrivete, però, o lasciate qualcosa su Internet, senza mettere la firma, siete bravi tutti. Tu sei tra pochi, perciò sei qui”.

Questa affermazione era l’ennesima allusione della Balivo a TvBlog, da lei mai citato eppure spesso evocato nel settore quando si sparla di lei. Al di là del fatto che saremmo in buona compagnia, non è aspirazione di tutti andare a Festa Italiana e, a chiunque capitasse prima o poi, non è detto che un’ospitata simile debba prevedere come “tassa” la più sincera devozione a chi lo conduce.

Tornando al nostro caso, la reazione più facile di un qualunque giornalista senza spina dorsale sarebbe stata quella di fare dietrofront, ricredendosi sul conto della padrona di casa e scusandosi imbarazzato per l’equivoco. Invece non solo l’ospite è entrato in studio a testa alta, ma ha risposto a tono a tutte le provocazioni della Balivo, trasformando il ridicolo salotto di Festa Italiana in un talk fatto per la prima volta di contenuti e riflessioni senza filtro.

Rispondendo alla domanda della Balivo sui programmi che non gradisce, ha avuto il coraggio di dire che non “gli piace la tv che usa i bambini”. Quindi anche la nostra non ti piace? Bimbi, a lui non piacete, non gli piaccio neanch’io, ribatte la conduttrice. A questo punto il buon Sabatini, che ricorda di essere padre, puntualizza che proprio per questo non ama l’uso strumentale dell’infanzia in tv, specialmente a Ti lascio una canzone. Poi parte l’arringa contro i reality dei “forsennati” e dei personaggi raccattati agli zoo. E Caterina ribatte:

“Se tu hai fatto un libro, però, e non vende è un flop, al di là che l’hai fatto o no. Io non ho mai capito perché i critici non sono quasi mai d’accordo con i programmi andati meglio come audience. Un po’ come al cinema, ammazzano un film ma è quello che magari fa più incasso”.

Sabatini tira fuori, dalla sua, la teoria del tamponamento, che comporta una fila ma non necessariamente fa sentire migliori e gratificati. La Balivo, che ha provato in tutti i modi a demolirlo, gli rinfaccia come ultima chance quella stroncatura così dura da mandare giù. Visto che lui le aveva rinfacciato il suo titolo di rivelazione dell’anno, lei gli chiede astutamente a chi darebbe questo titolo. E il critico ne esce da gran signore non facendo nomi, perché non crede in questi premi. Poi ricita come prodotto di pregio Tutti pazzi per amore e la conduttrice, allora, arriva a chiedergli se desidera una parte in quella fiction. Lui risponde, ormai basito da tanta acidità, che non è il suo mestiere e che lei potrebbe fare benissimo l’attrice. La Balivo tira fuori la manfrina del “a ciascuno il suo mestiere” e glissa.

Il significato più profondo di quest’agone, però, è racchiuso nella risposta finale di Sabatini: “Non è elegante parlar male del programma che gentilmente mi ospita”. E’ il problema dei tempi. I programmi invitano i giornalisti del momento con lo scopo di blandirti, vogliono che la stampa diventi “fabbrica del consenso” e “amica” quando c’è da metterci una parola buona. E perciò la prassi diventa quella di salotti irrigimentati, pronti a fingere un sorriso di accondiscendenza alla conduttrice, che trasforma la trasmissione in impero del proprio egocentrismo. Altrettanto interessante, a tal proposito, l’allusione di Mariano Sabatini alle difficoltà di fare l’autore tv, coonsiderato che non ti dà potere critico personale e si tramuta in un asservimento ai capricci di chi ha il vero potere, ovvero quello di un microfono in mano.

La Balivo, questa volta, ci ha provato a fare un uso strumentale del mezzo, citando in diretta tv i famigerati materassi a cui Sabatini avrebbe voluto relegarla e poi chiedendogli se Festa Italiana usa i bambini o no. Ma Sabatini, da giornalista pure non blasonato, ha dato una lezione di onestà intellettuale a tutti noi:

“Penso che la televisione abbia un ritorno maggiore dall’uso della gente di quanto la gente se ne appropri e la usi”.

Una chiosa perfetta da metterci la firma. Anch’io. Luciano Traversa.


Ci metto la firma! di Mariano Sabatini su “The literary show” di Andrea Marrone

04/07/2009

l’originale QUI

copertina-defSessanta intervistati tra i più bei nomi del giornalismo italiano raccontano quali sono le doti di un buon giornalista e gli errori da evitare. Come si realizza l’intervista perfetta? Come si scrive un attacco irresistibile? Quali sono i testi da leggere e rileggere, e i modelli da seguire? Queste sono alcune delle domande rivolte da Mariano Sabatini ai più brillanti giornalisti del nostro Paese, che ricordano i propri esordi e l’inevitabile gavetta, e svelano i segreti del mestiere in risposta a un questionario agile e di sicura presa. Basate sul divertente meccanismo delle interviste doppie e, in questo caso plurime, le domande si ripetono per tutti più o meno uguali ma ricevono risposte sempre diverse. I giornalisti intervistati rievocano gli anni in cui respiravano la polvere delle redazioni, la fatica di una gavetta spezzaschiena non retribuita, i precariato senza soste ne vacanze, i giri degli ospedali, la caccia ai disastri. Un volume ricco di aneddoti, storie e ricostruzioni su un tipo di giornalista che sta scomparendo. I grandi giornalisti italiani si confrontano con il presente e il futuro della loro professione. Un libro per i moltissimi aspiranti giornalisti, sui luoghi comuni e i miti del mestiere, raccontati dalle stelle del giornalismo nostrano.


Ci metto la firma! di Mariano Sabatini è il libro del mese di storiaradiotv.it

03/07/2009

QUI l’originale (storiaradiotv.it è il sito dedicato alla storia radio televisiva italiana che ha tra i suoi ideatori Gigi Vesigna, Pino Callà, Maurizio Seymandi e molti altri “storici”)

di Massimo Emanuelli

copertina-defE’ uscito per i tipi della Aliberti Editore Ci metto la firma. La gavetta dei giornalisti famosi. Cosa facevano quando non erano ancora nessuno, stupendo libro scritto da Mariano Sabatini.

Quali sono le doti di un buon giornalista e gli errori da evitare? Come si realizza l’intervista perfetta? Come si scrive un attacco irresistibile? Quali sono i testi da leggere e rileggere, e i modelli da seguire? Queste sono alcune delle domande rivolte da Mariano Sabatini ai più brillanti giornalisti del nostro Paese, che ricordano i propri esordi e l’inevitabile gavetta, e svelano i segreti del mestiere in risposta a un questionario agile e di sicura presa. Basate sul divertente meccanismo delle “interviste doppie”, e in questo caso plurime, le domande si ripetono per tutti più o meno uguali ma ricevono risposte sempre diverse.

Tra i sessanta intervistati, Mario Giordano, Umberto Brindani, Franco Bechis, Vittorio Feltri, Adele Cambria, Maria Giovanna Maglie, Maria Cuffaro, Sandro Ruotolo, Pietro Calabrese, Gigi Vesigna, Renato Farina, Lucio Caracciolo, Riccardo Barenghi, Alfonso Signorini, Daniele Mastrogiacomo, Claudio Sabelli Fioretti, Giovanna Botteri, Vittorio Zucconi, Lina Sotis, Aldo Cazzullo, Toni Capuozzo, Gianni Mura, Ennio Remondino, Maurizio Mannoni, Sandro Piccinini, Massimo Gramellini, Antonello Piroso, e le guest star del giornalismo internazionale Barbara Serra, Marcelle Padovani, Manuela Dviri.

I maggiori giornalisti italiani rievocano gli anni in cui respiravano la polvere delle redazioni. La fatica di una gavetta spezzaschiena non retribuita – il cosiddetto “abusivato” – senza “corte” nè vacanze, i giri degli ospedali, la caccia ai disastri, la cura dei fatti periferici che spesso nascondono “fattacci”. Un volume ricco di aneddoti, storie e ricostruzioni su un giornalista che sta scomparendo. I grandi giornalisti italiani si confrontano con il presente e il futuro della loro professione. Un libro per i moltissimi aspiranti giornalisti, sui luoghi comuni e i miti del mestiere, raccontati dalle stelle del giornalismo nostrano.

mariano_sabatiniMariano Sabatini è giornalista professionista. È critico tv di «Metro» e Radio Capital e ha una rubrica su «Italia Oggi» e «Affari Italiani». Dagli anni Novanta a oggi ha scritto di costume, cultura e spettacoli per «.Com», «Il Giornale», i quotidiani del Gruppo Espresso, «Gioia», «Radio-corriere», «Film Tv», «Libero», «Il Tempo». Ha firmato come autore programmi di successo per Tmc, Rai e altre emittenti nazionali: Tappeto Volante, Unomattina, Parola mia, etc. Ha pubblicato La sostenibile leggerezza del cinema (ESI, 2001), Trucchi d’autore (Nutrimenti, 2005) e Altri trucchi d’autore (Nutrimenti, 2007).